
In pratica è la rivincita del panino: tipicamente italiano, torna alla riscossa dopo anni di assenza ed è pronto a conquistare il mondo.
Questa storia, tutta sul panino, mi fa venire in mente quella di Carpigiani con la sua Fondazione seguita poi dalla Gelato University. Il progetto del colosso bolognese è promuovere all’estero la cultura del gelato, da non confondere con l’ice-cream, come simbolo dell’Italian lifestyle. E ora, è arrivato il momento anche della riscossa del panino.
A scuola di Panino
Se i burger hanno conquistato il mondo, anche il panino è pronto viaggiare lontano, sbandierando in faccia ai “lontani cugini americani” quella stessa qualità italiana di cui è, non da meno del gelato, un’icona. A darmi la bella notizia è stato ieri per telefono Alessandro Frassica, a tutti gli effetti il Re del panino buono (di lui e dei suoi panini ne ho parlato qui). Era in viaggio da Firenze a Milano verso l’Accademia del Panino Italiano. In pratica mi spiega che si tratta di una Fondazione culturale che ne definisce l’identità, ne individuare caratteristica e valori e ne promuove l’unicità. Da romagnola quale sono mi torna in mente il percorso della piadina, specialità locale d’origine contadina ora a denominazione protetta e certificata.
Panino, intendiamoci
La premessa è che non si tratta solo di un semplice mettere insieme ingredienti tra due fette di pane. Si tratta, invece, di qualità delle materie prime, innanzitutto. E di equilibrio e armonia del gusto, ma anche di sapori autentici legati al territorio e alla tradizione. Arriva l’Accademia e arrivano una regolamentazione (messa nero su bianco su un Manifestano ufficiale) e una formazione specializzata. Dal prossimo mese sono in avvio i corsi della scuola del Panino italiano (maggiori info le potete chiedere qua)
Oltre al food c’è il lifestyle
Fino a ieri quando pensavamo a un panino credo che l’idea che ci venisse in mente fosse una sola. Oggi, invece, dobbiamo allargare gli orizzonti: non si tratta solo di food, ormai è questione di lifestyle. Esiste una ricca letteratura dedicata e vengono allestite mostre tematiche. Poi ci sono anche le limited edition dei grandi chef, ed è in arrivo l’App. Sempre all’interno dell’Accademia del Panino Italiano di Milano c’è una grande biblioteca sull’argomento. Sono 1500 i volumi, in tutte le lingue, consultabili su prenotazione. Se ci andate prenotate anche l’ingresso alla mostra attualmente in corso “PANINO, da natura a artificio” (gratuita). In pratica un viaggio tutto italiano, per conoscere di questa specialità tipica la storia, i migliori artigiani e più autorevoli ambasciatori. Durante il percorso espositivo ci si può anche sbizzarrire a creare infinite combinazioni possibili con gli ingredienti, grazie a una sorta di video-istallazione.

Per foodies e palati esigenti, fine a fine marzo, a Riccione, c’è la rassegna gastronomica gourmet “Il Panino è Chic”. L’appuntamento è con i migliori chef italiani e del territorio. Ha accettato la sfida persino lo stellato GianPaolo Raschi. Prima di lui i rinomati Riccardo Agostini, Giancarlo Casa e Pierpaolo Parini. Ognuno di loro ha interpretato questo simbolo italiano a modo suo. (Se volete scoprire la ricetta di Parini per Inn Cantina leggete qui).

Ancora due ospiti in arrivo in febbraio e marzo, ogni ultimo venerdì del mese. Tenete d’occhio la pagina Facebook del locale, è consigliassimo prenotare perchè una serata è sempre super-full. E chiudo con una buona notizia per i frequent-travellers come me: presto basterà scaricare l’ App del Panino Italiano per avere sullo smartphone la mappa certificata, oltre a tutte le informazioni su ingredienti e relativa provenienza del panino garantito più vicino alla nostra posizione.
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