
Sicilia cosa vedere da Catania a Siracusa durante uno dei più bei viaggi da fare in Italia. Con i voli dai principali aeroporti del nord Italia, in meno di un’ora si raggiunge l’isola. Poi basta noleggiare una macchina per andare alla scoperta della parte orientale dell’isola in totale autonomia ed assoluta libertà.
Sicilia cosa vedere: ormai è passato un pò da quando sono stata, l’ultima volta,, ma voglio condividere questo breve itinerario a cinque tappe perfetto se il tempo a disposizione non è tanto. La cosa migliore è programmare una fuga fuori stagione, quando i voli sono più economici ed i prezzi scendono. Per visitarla è assolutamente consigliabile affittare una macchina a Catania considerato che i trasporti pubblici sono pochi e lenti.
Sicilia, cosa vedere e cosa fare in pochi giorni tra Catania e Siracusa

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1. Salire su un vulcano attivo
Senz’altro l’Etna è in cima alla mia lista alla voce: Catania cosa vedere. E’ a meno di un’ora di auto dall’aeroporto (dove affittare la macchina), ma ci sono almeno altre tre buone ragioni per programmare un viaggio nella parte orientale della Sicilia. Oltre al fatto che è si tratta di salire su un vulcano attivo, è anche il terzo in Italia per via della sua altezza e, come se non bastasse, è stato eletto Patrimonio Unesco, nel 2013. Quindi, il mio consiglio, è di mettere nel trolley anche giacca a vento, calzettoni e scarpe da trekking perché persino in piena estate le temperature scendono fino ai 5 gradi (a sottozero in inverno).

In giro per Catania vi basterà guardarvi intorno con un pò di attenzione per trovare, attaccati in qua e in là, diversi numeri di guide private che organizzano gite sull’Etna, oppure Google o l’Ufficio del Turismo vi daranno una mano. Sempre a proposito dell’Etna, non potete perdervi un calice dell’omonimo vino, una delle Doc più antiche d’Italia. E’ speciale ed unico per via dei terreni d’origine vulcanica e delle sue coltivazioni terrazzate. Proprio in centro a Catania, via Vittorio Emanuele, trovate un’antica enoteca con ottime bottiglie da acquistare o degustare dove è facile bere bene e scoprire di più sui vini dell’Etna.
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2. L’isola di Ortigia, a Siracusa
Tra le cinque irrinunciabili tappe di questo itinerario, al secondo posto metto Siracusa. Comoda da raggiungere dall’aeroporto di Catania (circa un’oretta), ci si può facilmente andare affittando una macchina . Siracusa è non tradisce affatto la fama di cui gode la Sicilia, una terra di grande bellezza e valore. Se ami l’arte non perderti il parco archeologico, Patrimonio Unesco. Il suo cuore, ed a mio parere la parte più bella, è l’isola di Ortigia, interamente perdonabile e raggiungibile solo a piedi dalla città. Qui ci sono, tutti insieme, 2500 anni di storia, cominciando da Piazza Duomo, immensa e meravigliosa, un gioiello barocco d’immensa bellezza.

Oltre alla cattedrale, nella grande piazza principale sono altre due le chiese visitabili, ma non accontentatevi di questo, pur se più che appagante. Prendetevi anche un pò di tempo per osservare la lifestyle locale, magari sedendovi per una bibita a uno dei tanti caffè storici o, meglio ancora, per un pranzo a base di frutti di mare che difficilmente rimpiangerete di aver fatto.
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3. Taormina, dalla mattina alla sera
Aggiungo senz’altro questa piccola cittadina arrampicata sulla cima di una collina a strapiombo sul mare. Ci si arriva anche in bus da Catania (biglietti in piazza Borsellino o all’aeroporto) e la trasferta si fa tranquillamente in giornata, ma affittare una macchina in Sicilia è la scelta migliore. In qualunque caso, che sia macchina o pullman, una volta arrivati nel grande parcheggio, salite e prendete la via principale, Corso Umberto. Uno dietro l’altro, incontrerete ristoranti, negozi e boutiques che vi condurranno al vero motivo per cui Taormina è unica: l’anfiteatro greco-romano, ancora oggi in uso. Una volta entrati, durante la visita, prendetevi anche del tempo per scattare qualche foto. Il panorama a 360 gradi (si vede anche l’Etna) merita davvero, che siate Instagrammers o no. C’è, però, un altro grande must a Taormina e sono le granite del Bambar. Il mio consiglio è di metterci assolutamente una sosta in programma.

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4. I mercati di Catania e Siracusa
In Sicilia tra le cose da cosa vedere a Catania e Siracus, non puoi escludere i mercati. Sono i posti dove sentire urlare il dialetto locale (senza capire ovviamente una parola, ma è qualcosa di veramente unico) ed immergersi nel lifestyle siciliano. In pratica i rispettivi mercati che, per noi che non siamo del posto, sono in pratica dei veri e propri teatri on the road. A Catania c’è quello del pesce, tutte le mattine feriali. Per ammirare lo spettacolo dei pescatori al lavoro prendete posto in uno dei bar lì di fronte. Per arrivarci basta percorrere via Eritrea fino al Duomo e Piscaria è li sulla vostra destra.

A Siracusa, invece, lo trovate aperto tutto il giorno e si svolge in Via Emanuele De Benedictis, via Trento e via Trieste. E’ il posto perfetto dove mangiare a base di prodotti locali, incontrare le siciliane che fanno la spesa e fare un pò di autentico shopping per il rientro. Se amate i formaggi non perdetevi un panino della bottega del Caseificio Borderi.

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5. Fotografare l’arte barocca a Noto
Anche se, come me, non siete amanti del Barocco né siete mai stati fan dei Ferraggnez, difficilmente vi pentirete di avere aggiunto durante il viaggio in Sicilia in macchina una tappa a Noto. La piccola cittadina è un altro dei Patrimonio Unesco di questa parte dell’isola. Partite da Porta Reale e percorrete Corso Vittorio Emanuele: sarà come passeggiare in un museo en plein air, ma il modo migliore di visitare Noto è perdersi senza meta né navigatore fra le piccole vie barocche, così perfette che sembrano uscite da un set cinematografico. Sono tantissimi i suoi gioielli architettonici: l’icona per eccellenza è la Cattedrale, ma poi ci sono anche Palazzo Ducezio, la Chiesa del S.Chiara, il Teatro Vittorio Emanuele e Palazzo Nicolacci, per fare solo alcuni esempi a proposito di cosa vedere in Sicilia, se vai a sud est.

Cosa non mi è piaciuto tra Catania e Siracusa
Nonostante il patrimonio artistico e culturale sia da sogno e si mangi veramente da Dio, c’è anche qualcosa che non mi è piaciuto del mio viaggio in Sicilia. In tutta questa sua immensa bellezza mi ha porto anche l’altra guancia, ed è come se avessi guardato in faccia la pigrizia di questo Paese, la sua incapacità a guardare avanti, di pensare al progresso, di programmare il proprio futuro. La Sicilia è esattamente lo specchio di questa immobilità nel passato che sembra proprio appartenere al DNA dell’Italia.

Badate, non è solo una questione che riguarda il Sud, perchè sono troppo frequenti in Italia posti che sono fermi a centinaia di anni fa, dove quando ci vado non sento vibrare nemmeno l’oggi, figuriamoci il domani. In fondo, pensateci: quando a noi capita di tornare in una città all’estero, dopo qualche anno, facilmente notiamo (con piacere, il più delle volte) quanto sia cambiata. Ecco, in questo Paese invece questo cambiamento è latente e lento (fatta eccezione per Milano e qualche altro caso sporadico) e vorrei qualcuno mi spiegasse il perché. Perché, se non fosse così, io l’amerei molto di più.
Se il programma è la Sicilia orientale, aggiungo qualche indirizzo dove mangiare e fare shopping ad Ortigia e Noto, tra Catania e Siracusa.
La Sicilia è di una bellezza indescrivibile!!!anche io ci sono andata a fine settembre e condivido tutti i tuoi consigli.Terrò conto di questo itinerario!!!
Che bello, grazie! 🙂
Scopro in questo momento il tuo blog, cercando info sulla Sicilia..complimenti , ben fatto e complimenti anche per il cognome !!
Ciao Serena! Benvenuta sul mio blog! Grazie per avermi fatto sapere la tua opinione, è sempre importante sapere come la pensa chi sta dall’altra parte 😉 Per il cognome devo ringraziare mio nonno, e non solo per quello 🙂 Chissà se abbiamo altro in comune? Probabilmente la passione per i viaggi, sbaglio?
La Sicilia non è la terza isola più grande in Italia….ma la prima isola
Grazie mille cara Nancy per avermi fatto notare la svista, per dimensioni forse più grande della Sicilia :)))))).
In fondo, siamo persone ed a volte nel fare cose, seppur con passione e dedizione, possiamo incappare in un errore
Ci passiamo sopra?
😉