
Dalle neo communities che nelle grandi città si ritrovano, nel tempo libero, rigorosamente senza cellulare ai soggiorni digital detox con la spina letteralmente staccata. Sta nascendo un movimento internazionale di persone (me inclusa) già pronta a rivoluzionare il rapporto con il proprio smartphone.

Pur nella piena consapevolezza collettiva della funzione che lo smartphone ha sicuramente nella vita quotidiana di tutti noi, affiora un pò dappertutto il desiderio di utilizzarlo in maniera più responsabile e moderata, come se fosse arrivato il momento di mettere le cose al proprio posto, Si sta sviluppando a livello globale una nuova tendenza trasversale che coinvolge sia lifestyle che viaggi e che esprime il bisogno collettivo di fare qualche passo indietro. Non troppi, ma alcuni decisamente sì, fondamentali.
Una buona idea per può essere sicuramente fare un pò di digital detox a contatto con la natura, ma nel day by day anche tornare a vivere la socialità in maniera più autentica e presente, senza distrazioni virtuali né notifiche, è un ottimo pretesto per staccare la spina per qualche ora e rigenerarsi. In ogni caso, l’obiettivo è comunque lo stesso: rimettere al centro della propria vita innanzitutto sé stessi per vivere poi momenti autentici anche con altre persone. Perché quando sei offline sei più presente, ti rendi conto di quanto valgono le cose più semplici e metti più attenzione in quello che stai facendo. Nel complesso, ti senti decisamente meglio. Ecco come fare digital detox e dove puoi prenderti anche tu qualche sana pausa dallo schermo del tuo inseparabile smartphone.
The Offline Club la community internazionale che rimette al centro la vita reale
La prima volta che ho sentito parlare di The Offline Club ero a Barcellona. Appuntamento una domenica mattina in un giardino segreto nel centro dell‘Eixample: la scusa quella di un brunch con degli sconosciuti, la condizione quella di consegnare lo smartphone all’ingresso. Monique Golay, la city leader catalana del progetto (a destra nella foto di copertina), spiega che in realtà si tratta di un vero e proprio movimento globale, nato ad Amsterdam ad inizio 2024, a cui lei ed un paio di amici si sono uniti con l’intenzione di creare una community offline anche a Barcellona, come già in altre città. In un anno The Offline Club si è già diffuso a macchia d’olio coinvolgendo via via anche Londra, Milano, Parigi, Aarhus e Dubai, oltre . E questo pare essere solo l’inizio.

Insieme a me, quella mattina a Barcellona, più o meno una trentina di persone, tutte improvvisamente senza smartphone a portata di mano, senza uno schermo dove poter rifugiare e nascondere lo sguardo, magari per tentare di sentirsi meno sole. Monique invita tutti al silenzio per fare spazio all’introspezione, senza distrazioni. Ci consiglia di dedicare il nostro tempo ad un’attività creativa per liberare la mente e riconnetterai con noi stessi. Qualcuno legge e qualcun’altro scrive, ma c’è anche chi dipinge, chi lavora a maglia e chi fa un’attività di collage con i periodici a disposizione.

Una volta riattivato il contatto con sé stessi, è il momento per includere anche gli altri. Si formano così vita via piccoli gruppi spontanei tra sconosciuti. Con la complicità dei classici giochi da tavolo che mettono sempre d’accordo tutti, gli sguardi ed i sorrisi reciproci non tardano ad arrivare. Si ride, si scherza, si parla, ma dello smartphone nessuna nostalgia. In pochi mesi dal suo lancio a Barcellona The Offline Club, attraverso venti appuntamenti. ha coinvolto già circa 800 persone che condividono la voglia e la volontà di disintossicarsi dallo smartphone.
Con la spina letteralmente staccata, tra Spagna ed Inghilterra
Alla ricerca di quello stesso incredibile senso di benessere che gli incontri con la community di The Offline Club avevano saputo darmi, ho preso la decisione di provare a fare qualche giorno di digital detox in mezzo alla natura. È con questo obiettivo preciso in testa che ho scovato Unplugged, altro virtuoso progetto che vira decisamente offline per dare possibilità alle persone che vogliono ritornare, almeno per qualche giorno, dal mondo virtuale a quello reale. A Ben ed Hector, i fondatori, l’idea venne quando si resero conto che erano bastati loro pochi giorni offline sull’Himalaya per sconfiggere il burn out di cui erano vittime e sentirsi decisamente meglio. Fu allora che, dopo alcuni anni passati con gli occhi sul monitor oltre dieci ore al giorno, cambiarono vita da un giorno all’altro per investire e scommettere sulla natura e sul digital detox.

Decisero, così, di posizionare bellissime cabine off-grid appena fuori dalla vita cittadina, a massimo due ore di auto, in luoghi difficilmente raggiungibili dalla tecnologia per offrire un’esperienza di viaggio al 100% reale, nostalgica ed analogica. La maggioranza degli alloggi (splendide cabine prefabbricate immerse nella natura) si trova in Inghilterra, con un’unica eccezione, almeno per il momento, a meno di 100 km da Barcellona. Così ho immediatamente contattato la mia amica Dorota, sempre pronta come me per un nuovo viaggio.
Disintossicarsi dallo smartphone, vicino a Barcellona
Se decidi, anche tu come noi, di prenotare un soggiorno offline per disintossicarti dal tuo smartphone attraverso, preparati a vivere un’esperienza davvero unica. Non si tratta solo di spegnere il tuo cellulare, perché in realtà è la vita che diventa molto più divertente e rilassante senza tecnologia! Ecco come funziona. Se scegli le cabine digital detox Unplugged, al momento della prenotazione ricevi una guida digitale sulla zona. Ti consiglio di stampare, le parti che ti interessano, ti stanno utili durante il soggiorno. Al suo interno trovi gli itinerari naturalistici della zona (cascate, camminate e punti panoramici) come indirizzi locali dove mangiare bene e comprare tipico (noi abbiamo acquistato il fuet a Vic, sulla strada del ritorno). Per arrivare utilizza pure Google Maps, ma una volta a destinazione, disconnetterti dal tuo smartphone è senz’altro la prima cosa da fare.
Le cabine digital detox Unplugged: niente panico, solo benessere
Ad essere sincera di dubbi prima della partenza ce n’erano eccome! Come faremo senza connessione, per di più in un luogo isolato? Le risposte, tuttavia, sono presto arrivate.

Abbiamo cominciato le nostre giornate lentamente macinando il caffè in grani, senza fretta e senza notifiche. Abbiamo camminato in silenzio seguendo le vecchie indicazioni lungo i sentieri. Ci siamo abbandonate al ritmo della natura e ci siamo rilassate sull’amaca in giardino con un plaid ed una tazza di the caldo. Tra i tanti accessori per il nostro viaggio digital detox a disposizione nella cabina, anche una macchina fotografica instantanea che abbiamo usato per scattare foto ricordo imperfette, ma sincere. Non mancava nemmeno un lettore per audiocassette pronto per essere ascoltato. Pre le emergenze, c’è invece un cellulare di prima generazione con cui contattare chi si ama o la reception a distanza, in caso di dubbi o necessità (il servizio è rapido ed efficiente). Per tutto il resto, c’è una guida digital detox all’interno della cabina.
Disconnettersi per riconnettersi
I piccoli grandi dettagli bohémienne, l’improvvisa distanza dai quotidiani rituali hi-tech e l’immersione totale nella natura. Questo mix inconsueto ha spazzato via in poche ore stress ed ansia, lasciando spazio a relax e calma, avvolte da un magnifico senso di benessere. Oltre che essere circondate dalla natura difficilmente raggiungibili dalla grande tecnologia, le cabine di Unpluggged sono alimentate ad energia solare. Se ci vai anche tu in inverno, come noi, preparati a riscaldarti con il camino a legna. Puoi ordinarla al momento della prenotazione, così la troverai al tuo arrivo già tagliata e pronta per essere utilizzata. E, se hai un cane, puoi portarlo con te. Il mio è stato felicissimo, proprio come noi!
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